Insonnia e risvegli notturni: l'alimentazione per dormire meglio
Oggi parliamo della cosiddetta insonnia mediana, quella cioè che si presenta durante la notte e che, più frequentemente, si manifesta nella fascia oraria fra l’una e le tre/tre e mezzo. Non ha niente a che fare con l'insonnia primaria e la difficoltà di addormentamento.
La persona che ne soffre non ha alcun problema ad addormentarsi, il problema è che tende a svegliarsi a metà nottata, anche se non tutte le notti. Va da sé che se questo fenomeno si ripete con una certa frequenza, l’interruzione del ciclo del sonno, che sia nella fase REM o no, a lungo andare determina una condizione di malessere generale difficile da gestire. Non considereremo qui i disturbi importanti che derivano da un’ interruzione cronica o, comunque, da una scarsa qualità del riposo notturno ma è logico che, se il riposo non è buono, il malessere che ne deriva influisce negativamente sulla qualità della vita, quantomeno.
Insonnia mediana, cos’è
Questo tipo di insonnia non è legata al sistema nervoso, o meglio, all’apparato neuro-muscolare ma è metabolica. Spesso è associata a bocca asciutta e sete, è tipica delle persone che hanno bisogno di bere durante la notte. Questo dipende da una difficoltà nella funzione epato-biliare che provoca una ridotta catabolizzazione delle scorie tossiche e un conseguente risveglio notturno con richiesta di liquidi indispensabili alla cellula epatica per le sue attività biochimiche. E’ anche abbastanza frequente che le persone in questione si sveglino con la bocca secca o addirittura amara.
Vi è mai capitata una cosa simile dopo una cena molto ricca o quando qualche piatto non era proprio al suo massimo in termini di freschezza? Praticamente si passa la serata a bere col risultato di sentire che lo stomaco non ce la fa più a ricevere altra acqua. E’ chiaramente un sovraccarico epatico a causa del quale l’organo cerca di eliminare il più rapidamente possibile le sostanze che gli danno fastidio usando l’acqua. Può succedere anche se, per un periodo prolungato, si devono assumere diversi farmaci. Il meccanismo è lo stesso.
Cosa mangiare per dormire meglio
Anzitutto evitiamo gli alimenti che, la sera, possono sovraccaricare il fegato come gli eccessi di proteine. Più o meno tutti gli alimenti proteici possono, in certe condizioni, dare fastidio anche se ovviamente non sempre. Parliamo dei formaggi, delle carni rosse, delle preparazioni troppo complesse. Ad esempio i piatti preparati con grassi diversi in cottura come le cose cucinate con un po’ di olio e un po’ di burro “perché così e più leggero” non vanno bene.
Non vanno bene nemmeno le verdure troppo ricche di ossalati come gli spinaci, la bieta o gli asparagi, per fare qualche esempio.
Ma dopo aver visto gli alimenti da evitare, passiamo alla "strategia di attacco"