Il cibo non è solo materiale necessario a fornire energia; proprio l'alimentazione può risolvere difficoltà legate agli infortuni nello sport
L’alimento può essere un buon meccanico nello sport odierno. Parliamo in particolare dello sport agonistico in cui i professionisti sono sottoposti a veri tour de force per l’elevato numero di gare ravvicinate fra loro.
Il calcio, ma non solo il calcio per la verità, è quest’anno più che mai rappresentativo di questi ritmi serrati di lavoro con pochi giorni di recupero fra una partita e l’altra. Già normalmente l’infortunio muscolare è il più frequente in questo sport, seguito poi dai traumi contusivi e dalle distorsioni (ginocchio e caviglia). Ma in queste settimane, fra campionato e coppe europee, abbiamo assistito (e assistiamo) a una piccola ecatombe di calciatori che devono fermarsi per problemi muscolari da sovraccarico. Altri invece devono continuare a giocare anche non essendo fisicamente in ordine per caratteristiche del ruolo o per mancanza di alternative in panchina.
Che si può fare per loro con gli alimenti? Alcune azioni utili sono possibili se accettiamo il fatto che il cibo non è solo un materiale necessario a fornire energia, ininfluente dal punto di vista strutturale e funzionale.